LA STORIA DEL ROTARY

Il primo Rotary Club fu fondato a Chicago dall’avvocato Paul P. Harris; il 23 febbraio 1905 vi tenne la prima riunione con i suoi amici Sylvester Schiele, un commerciante di carbone, Gustav E. Loehr, un ingegnere minerario, e Hiram E. Shorey, un sarto.

Fin dall’inizio sono visibili alcuni principi basilari del Rotary: i quattro provenivano da diverse nazioni, appartenevano a diverse confessioni religiose e rappresentavano diverse professioni. Lo scopo dichiarato del club era una sincera amicizia tra i soci.

Poco dopo un quinto socio entrò nel sodalizio, il tipografo Harry Ruggles. Schiele viene eletto primo presidente; viene deciso il nome Rotary Club in riferimento alle riunioni settimanali, tenute a rotazione nei relativi uffici; viene deciso altresì il logo rotariano, una ruota dentata come simbolo dell’attività professionale, successivamente modificato più volte graficamente. La ruota rappresenta anche il tipico tavolo conviviale a 8, numero ritenuto perfetto per la convivalità (numero pari, quattro coppie, numero massimo oltre il quale, durante il servizio a tavola, non si aspetta che tutti i commensali siano serviti). I denti della ruota sono 24 e il numero corrisponde alle conviviali semestrali ordinarie che il ROTARY International consiglia ai club aderenti.

The first four Rotarians: (from left) Gustavus Loehr, Silvester Schiele, Hiram Shorey, and Paul P. Harris, circa 1905-1912.

Entro la fine del 1905 i soci del primo Rotary Club erano diventati 30. Nello stesso anno l’aiuto per le persone meno fortunate venne dichiarato un’importante finalità della vita rotariana; curiosa è la prima attività benefica intrapresa: la costruzione di un servizio igienico pubblico sulla piazza del municipio di Chicago.

Il secondo Rotary Club venne fondato nel 1908 a San Francisco, il National Association of Rotary Clubs nel 1910; nello stesso anno nacque anche il primo Rotary Club fuori dai confini degli Stati Uniti nel 1910, a Winnipeg nel Canada[3]. Questo fu seguito dal primo club al di fuori del Nord America, nel 1911 a Dublino in Irlanda. L’idea si estese poi rapidamente a molte nazioni; altri club internazionali dei primi anni furono quello di Cuba e dell’India, rispettivamente fondati nel 1916 e nel 1920. Il nome fu cambiato in Rotary International nel 1922, in quanto si erano insediati club nei cinque continenti[4]. Il Rotary Club Milano, istituito il 20 dicembre 1923, è il primo Rotary Club nato in Italia e uno tra i primi in Europa. Dopo il crollo del muro di Berlino e la dissoluzione dell’Unione Sovietica sono stati fondati numerosi Rotary club nell’Europa orientale e centrale, tra cui il primo club russo, costituito nel 1990. Da allora l’organizzazione ha visto una straordinaria crescita nella regione.

Il Rotary nel 1989 ha aperto le porte alle donne. Al 2008[5] ci sono 188.000 Rotariane nel mondo; un 20% dei singoli Rotary Club, in molti casi quelli più antichi, è rimasto esclusivamente maschile; da alcuni anni è in atto una discreta, ma continuativa pressione da parte del Rotary International a favore di un’apertura alle donne anche nei club più conservatori. Il Rotary si è affacciato al XXI secolo con un rinnovato impegno nel far fronte ai bisogni della società, dalle questioni sanitarie, a quelle ambientali, all’analfabetismo, dalla fame e sete ai problemi dell’infanzia a rischio.

Fin dal 2006, ha sposato il progetto di Civicrazia, che è la coalizione di soggetti e associazioni, impegnati affinché il potere pubblico sia davvero al servizio del cittadino. Ne fanno parte oltre 4000 associazioni impegnate per la tutela dei diritti e per la rappresentanza di rilevanti interessi sociali ed il Rotary ne costituisce una delle 20 associazioni guida. A un secolo dalla fondazione, in ricordo del primo luogo di riunione, la stanza 711 dell’Unity Building di Chicago, destinato alla demolizione, venne smantellata e ricostruita con gli arredi originali nella sede centrale di Evanston dove può essere visitata dai Rotariani provenienti da tutto il mondo.